Resident Evil: Code Veronica by S. D. Perry

Resident Evil: Code Veronica by S. D. Perry

autore:S. D. Perry [Perry, S. D.]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9781781161821
Amazon: 1781161828
editore: Titan Books
pubblicato: 2012-12-18T00:00:00+00:00


8

“Oh, uau” pensò confusamente Claire.

— Uau — sussurrò a sua volta Steve e la ragazza gli rispose con un cenno di assenso, sentendosi completamente spaesata mentre penetravano in quel nuovo ambiente. Aveva definito Alfred un serial killer? Be’, quella là dentro sembrava la sede di una convention di serial killer.

Avevano incrociato un nuovo puzzle dopo che le Luger avevano aperto la porta, un enigma che riguardava delle combinazioni di numeri che bloc-cavano il passaggio, ma i due giovani l’avevano ignorato completamente…

con un po’ di spinta, il condotto non era rimasto bloccato a lungo. Nuovamente all’esterno, avevano visto una residenza privata appollaiata su una collinetta come un avvoltoio in agguato sotto la pioggia scrosciante. Era una villa, in realtà, ma assolutamente differente da quella che si erano appena lasciati alle spalle… era molto, molto più antica e oscura, circondata dalle rovine decrepite di quello che un tempo era stato un giardino adorno di sculture. Cherubini di pietra con occhi ciechi e dita spezzate li osservarono mentre si avvicinavano alla casa. Gargoyle dalle ali corrose, schegge di marmo sotto i piedi. “Inquietante, assolutamente… in verità tutto questo va oltre la definizione di inquietante, non appartiene nemmeno alla stessa categoria.”

Si fermarono nell’atrio, un ambiente buio con alcune candele disposte strategicamente. Nell’aria stagnava un odore di muffa, un sentore stantio simile a polvere e a pergamena sbriciolata. Sul pavimento si estendeva un folto tappeto, almeno a quanto era dato loro di vedere, ma così vecchio che in diversi punti era consunto e lacerato. Era difficile identificare qualsiasi colore al di fuori di una generica sfumatura scura. Di fronte a loro quella che un tempo era stata una grande scalinata saliva sino alle balconate del secondo e del terzo piano. Osservando il corrimano annerito dal tempo e gli scalini scheggiati si potevano scorgere ancora tracce di una sorta di lo-gora eleganza e lo stesso valeva per la libreria polverosa posta sulla destra e gli sbiaditi dipinti a olio appesi alle pareti cascanti. La parola infestata avrebbe descritto perfettamente quella casa… se non fosse stato per le bambole.

Da ogni angolo li osservavano piccoli volti. Bambole cinesi di fragile porcellana, molte delle quali scheggiate o scolorite, vestite per il tè con abiti di taffettà macchiati d’acqua. Bambini di gomma con occhi di plastica roteanti e sporgenti boccucce rosa. Bambole di stracci con strane facce or-nate con i bottoni e frammenti di stoffa che spuntavano dalle membra consunte. Ce n’erano pile ammonticchiate alla meglio, delle vere cataste, e persino alcuni bambolotti di pezza senza lineamenti, impalati su piccole aste. Claire non riusciva a distinguere alcun ordine logico nella loro disposizione.

Steve la sfiorò indicandole i piani superiori. Per un istante Claire pensò di trovarsi di fronte ad Alexia, appesa alla balconata… ma naturalmente si trattava di un’altra bambola, a grandezza naturale, vestita per quel bizzarro linciaggio con un semplice abito da sera dagli orli fioriti che fluttuavano intorno alle sue snelle caviglie sintetiche.

— Forse dovremmo… — cominciò Claire, poi si fermò di colpo, in ascolto. Dalle scale di sopra giunse loro il rumore di qualcuno che parlava, una voce di donna.



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